Una specie di uccello scoperta di recente nella remota foresta amazzonica, il tinamou dalla maschera di ardesia, mostra una sorprendente mancanza di paura nei confronti degli esseri umani, una caratteristica che i ricercatori avvertono potrebbe portare alla sua rapida estinzione, rispecchiando il destino del famigerato dodo. Il confronto non è metaforico; il comportamento del tinamou ricorda da vicino i resoconti storici dell’ingenuità del dodo, rendendolo particolarmente vulnerabile.
Il parallelo del Dodo: perché l’impavidità è importante
Il dodo, un uccello incapace di volare endemico di Mauritius, fu portato all’estinzione nel XVII secolo, poco dopo l’arrivo dei coloni olandesi. La sua mancanza di paura lo rendeva facilmente cacciabile e la sua incapacità di volare lo lasciava indifeso contro i predatori introdotti. Allo stesso modo, il tinamou con la maschera di ardesia non mostra alcuna avversione per la presenza umana. Questa non è solo una stranezza comportamentale; è una responsabilità ecologica in un mondo in cui l’invasione umana è il principale motore della perdita di specie.
Un uccello diverso da tutti gli altri
Scoperto nelle montagne della Serra do Divisor, nel Brasile occidentale, il tinamou si distingue anche tra i suoi parenti. Mentre la maggior parte dei tinami sono timidi e mimetizzati, questa specie vanta un vivido piumaggio rosso cannella con una caratteristica striscia scura sugli occhi. Ancora più importante, gli uccelli si avvicinano agli umani con una calma allarmante, a volte avvicinandosi direttamente ai ricercatori. Questo comportamento è così insolito che gli scienziati hanno impiegato tre anni solo per confermare l’esistenza dell’uccello dopo aver rilevato per la prima volta il suo richiamo unico nel 2021.
Il canto inquietante di una specie minacciata
Le vocalizzazioni del tinamou sono insolite quanto il suo temperamento. A differenza dei semplici fischi e trilli di altri tinami, questa specie emette richiami complessi e ascendenti che distorcono la percezione della distanza da parte dell’ascoltatore. Queste melodie inquietanti sottolineano ulteriormente la particolarità dell’uccello, ma evidenziano anche il suo isolamento e, quindi, la sua vulnerabilità.
Il tinamou con la maschera di ardesia non è semplicemente una stranezza; è una specie sull’orlo del baratro. La sua mancanza di paura, unita al suo areale limitato e alle crescenti pressioni della deforestazione, lo rendono un’eco vivente del tragico destino del dodo. Gli sforzi di conservazione devono ora concentrarsi sulla protezione del suo habitat e sulla mitigazione del conflitto uomo-fauna selvatica prima che questo uccello unico scompaia per sempre.































