Sir David Attenborough, il famoso naturalista, ha trascorso decenni a documentare gli ecosistemi più spettacolari del mondo. Eppure, con una svolta sorprendente, ritorna costantemente in un luogo che molti trascurano per le sue meraviglie naturali: Londra. Un nuovo documentario, Wild London, mostra il suo affetto per l’inaspettata biodiversità della città, rivelando perché non sceglierebbe di vivere altrove.
Il lato selvaggio e inaspettato di una città globale
Il profondo legame di Attenborough con Londra deriva dalla sua vivace, spesso inosservata, fauna selvatica. Il film esplora come gli animali prosperano nel paesaggio urbano: piccioni che navigano nella metropolitana, colonie di serpenti vicino ai canali e persino un incontro casuale tra un dalmata e un cerbiatto appena nato nel Dagnam Park. Non si tratta solo di sopravvivenza, ma anche di interazioni grezze e non filtrate tra la fauna selvatica e gli esseri umani che definiscono l’ecosistema della città.
Come sottolinea David Mooney, amministratore delegato del London Wildlife Trust, “la fauna selvatica interagisce con noi in ogni momento”. Questa costante interazione evidenzia una realtà critica: la natura non è confinata in paesaggi remoti; esiste accanto a noi, anche nel cuore di una vivace metropoli.
Una connessione personale: la tenerezza di Attenborough
Il documentario non si limita a presentare i fatti; cattura il genuino affetto di Attenborough per gli animali che incontra. Che si tratti di cullare un topo raccolto o di tenere in braccio un pulcino di falco pellegrino, le sue gentili interazioni rivelano un profondo rispetto per ogni creatura. Questi momenti non sono messi in scena; sono autentiche espressioni di meraviglia, che riecheggiano lo stesso entusiasmo che porta nelle sue spedizioni globali.
Il regista Joe Loncraine nota che “il calore… era così contagioso” di Attenborough, sottolineando come la sua passione per la natura trascenda i confini e le specie.
Il ritorno del castoro: un simbolo di ripresa urbana
Un esempio lampante è l’Ealing Beaver Project, che Attenborough descrive come avente un “impatto positivo” sulla zona ovest di Londra. La presenza dei castori, un tempo impensabile in città, dimostra il potenziale della natura nel riconquistare gli spazi urbani. Questa storia di successo incarna il messaggio più ampio del documentario: un futuro migliore sia per gli animali che per gli esseri umani è realizzabile attraverso una conservazione consapevole.
Perché è importante
La difesa di Attenborough per la fauna selvatica urbana non riguarda solo la conservazione delle specie; si tratta di cambiare le percezioni. Se le persone si prendono il tempo per osservare il mondo naturale che li circonda, inevitabilmente impareranno ad amarlo e a proteggerlo. Questo cambiamento di mentalità è fondamentale per favorire un autentico recupero della natura, un processo che richiede consapevolezza e azione collettive.
“Se le persone lo notano, inizieranno ad amarlo; se le persone lo amano, vorranno proteggerlo.”
Come sottolinea il documentario, spesso corriamo nella vita, ignari della bellezza che si dischiude intorno a noi. Wild London serve come una gentile spinta a rallentare, guardarsi intorno e apprezzare la straordinaria fauna selvatica che prospera nei nostri cortili.
Wild London va in onda su BBC One e BBC iPlayer il 1° gennaio alle 18:30 GMT.































