Perché vale la pena guardare “Hackers” 30 anni dopo

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Nel 1995 connettersi a Internet era un avvenimento. Il modem dial-up ronzante e stridente, gli albori di Geocities, Yahoo! e Netscape: questi erano i tratti distintivi di un nascente mondo digitale. In mezzo a questo entusiasmo è arrivato il film Hackers, un’esplorazione vibrante e psichedelica della fiorente cybercultura. Sebbene inizialmente trascurato, il film da allora ha coltivato un seguito di culto, e rivisitarlo rivela un’esperienza inaspettatamente affascinante.

Una celebrazione elegante della prima cultura di Internet

Hackers non sta vincendo alcun premio per la precisione tecnica. La trama, che prevede l’utilizzo di telefoni pubblici per infiltrarsi in potenti supercomputer, sembra un po’ fantasiosa per gli standard odierni. Tuttavia, i punti di forza del film risiedono altrove. È un’istantanea elegante ed energica di un momento specifico nel tempo: i primi, ottimistici giorni di Internet.

Cosa lo fa durare?

Il fascino del film non è radicato nel suo realismo ma piuttosto nella sua energia. Diversi elementi chiave contribuiscono a questo fascino duraturo:

  • Una colonna sonora strepitosa: Hackers è animato da un’esaltante colonna sonora techno che cattura perfettamente l’atmosfera dell’epoca.
  • Un cast accattivante: Il cast è innegabilmente elegante e Matthew Lillard offre una performance particolarmente frenetica e divertente.
  • Estetica visivamente sorprendente: Il film utilizza una tavolozza distintiva di colori stravaganti e sequenze visivamente dinamiche che lo rendono un piacere per gli occhi.
  • Dialogo memorabile: Hackers è pieno di battute estremamente citabili che sono diventate radicate nella cultura di Internet e della tecnologia.

Una riflessione su un’epoca diversa

Al di là dell’estetica, Hackers racconta anche una storia stranamente piena di speranza. Descrive un mondo di appassionati di tecnologia e attivisti che lavorano insieme, in netto contrasto con l’attuale panorama online spesso caratterizzato da disinformazione e algoritmi complessi. La narrazione del film ruota attorno a un gruppo di hacker disadattati che usano le loro capacità per smascherare l’avidità aziendale e lottare per ciò che è giusto. Questo ottimismo sembra sempre più rilevante mentre affrontiamo le complessità e le sfide di Internet di oggi. Il film offre uno sguardo su un tempo in cui Internet sembrava una frontiera di possibilità piuttosto che un campo di battaglia per le informazioni.

In un mondo saturo di narrazioni complesse e ansie distopiche, Hackers funge da bellissimo promemoria della visione più semplice e piena di speranza degli albori di Internet.

In definitiva, Hackers non è solo un film; è una capsula del tempo: un’ode vibrante e divertente agli anni ’90 e un toccante ricordo di un’epoca in cui il mondo digitale sembrava pieno di promesse. Guardarlo oggi offre uno sguardo affascinante agli albori dell’era di Internet.